INTERVISTA AD EMILIO INCOLLINGO SINDACO DI COLLI A VOLTURNO
29-07-2023 14:08 - INTERVISTA AD EMILIO INCOLLINGO - SINDACO DI COLLI A VOLTURNO
COLLI A VOLTURNO (IS) Altitudine 408 mt, popolazione al 1.1.2022 n. 1.262 – famiglie 579 - patrono San Leonardo 6 Novembre – CONFINANTE CON I COMUNI DI; Cerro a Volturno, Filignano, fornelli, Macchia d’Isernia, Montaquila, Monteroduni, Rocchetta a Volturno e Scapoli.
Il comune i cui abitanti si chiamano “Collesi” si estende nella Valle del Volturno a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Come gruppo che gestisce il sito www.emigrazionecollesenelmondo.it e la pagina
Facebook EMIGRAZIONE COLLESE NEL MONDO, presso il Municipio in
ristrutturazione e pieno di ponteggi e scatoloni, abbiamo fatto una lunga e piacevole
chiacchierata con Emilio Incollingo, Sindaco di Colli a Volturno (IS)
Emilio Incollingo nato a Venafro (IS) il 3.2.1973 eletto Sindaco di Colli a Volturno
alle elezioni del 6 giugno 2016 e rieletto nella tornata amministrativa del 5 ottobre
2021 sempre nella lista “Equilibrio e Moderazione”, in precedenza aveva già svolto il
ruolo di consigliere e Vice Sindaco.
Uomo proveniente dall’associazionismo cattolico e prestato alla politica arrivando a
ricoprire l’importante attività di sindaco di un paese piccolo ma molto importante per
la sua ricca storia e per la sua centralità nella collocazione.
La sua famiglia è da sempre conosciuta ed apprezzata, suo nonno Emilio aveva un
Negozio (bottega) nella Piazza San Leonardo dove vendeva carni bovine, suine, ovine e
caprine, mentre suo padre Lucio era un famoso commerciante di lane e pellami oltre
che essere un grande appassionato di calcio (vedere articolo su questo
sito riferito a Vincenzo Campellone) infatti negli anni 60 oltre a sostenere la famosa squadra di
calcio di Colli (anche sotto l’aspetto economico), ne era diventato poi anche il presidente.
INTERVISTA AL SINDACO DI COLLI A VOLTURNO EMILIO INCOLLINGO
1 Sei al secondo mandato ma in precedenza già consigliere, perché la scelta sul
tuo nome
° si, è vero, la mia è una lunga partecipazione e militanza che poi è culminata
con l’elezione e rielezione alla carica di Sindaco. Rivestivo già la carica di Vice
Sindaco, avevo acquistato un buon bagaglio di esperienza ed intorno al mio nome si
erano coagulate oltre alla necessità di consenso anche quelle di ringiovanimento, spinte di
speranza aprendo ad una nuova generazione a cui consegnare l’importante ruolo di
interpretare i cambiamenti.
2 perché fai il sindaco
° Si fa il Sindaco perché si viene eletti direttamente ma soprattutto perché si
vuole bene al proprio paese e la sua gente, perché si mette a frutto l’esperienza
acquisita, perché è importante chi può deve fare e per me che provengo
dall’associazionismo è sembrato del tutto naturale, anche se alla prima candidatura i
miei familiari avevano cercato di dissuadermi, ma al cuore non si comanda.
3 Cosa ti rimproveri di non aver ancora fatto
° credo che non debba rimproverarmi di nulla, forse con l’epidemia del COVID
tutta l’azione amministrativa si è rallentata per dare risposte immediate a quanti
bisognosi. Certamente anche i continui esposti pervenuti, hanno nel tempo creato
apprensione facendo fare ulteriori verifiche, approfondire e meglio le varie
deliberazioni e quindi un evidente ritardo nelle decisioni, per il resto nulla, tutti i
progetti sono in itinere.
4 la gente ti aiuta e comprende le difficoltà nel lavoro di sindaco
° certamente, una buona percentuale capisce e comprende il lavoro che svolgo
con la mia squadra politica e con impiegati e tecnici che ringrazio di cuore, però
durante il periodo dell’arrivo delle buste verdi da parte degli Organi
Competenti preposti ed all’apertura di circa 40 fascicoli a carico oltre ai tanti archiviati d’ufficio,
qualche dubbio magari la gente se lo è posto. Però posso dire con tutta onestà che
nonostante tutto questo rumore ed il conciliabolo, la gente non mi ha mai
abbandonato, ho avuto persone e collaboratori che mi hanno espresso sempre fiducia
nell’operato. Certo poteva essere destabilizzante, ma sicuro di essere nel giusto non ho
mai mollato ed ho tenuto duro. Spesso mi sono avvalso della discrezionalità nelle
responsabilità del sindaco a tutela della squadra.
Oggi che i procedimenti mi vedono assolto, non ho voluto dare la giusta pubblicità e risalto
perché il vendicarmi non mi appartiene, chiedo solo che la gente sappia e che la giustizia
(anche per gli altri) faccia il proprio corso.
5 che futuro può avere Colli, quali progetti in programma
° il comune di Colli tramite la sua amministrazione ha guardato ed operato in
prospettiva attivandosi per la valorizzazione della sua storia e delle sue bellezze. Di
recente abbiamo inaugurato la piscina nel bellissimo Parco Fluviale, l’Auditorium è
in via di completamento, è stato completato e costantemente utilizzato l’Anfiteatro,.
Con i fondi del PNRR la grande attenzione al Centro Storico, il nuovo asilo, la mensa
delle scuole elementari e medie e le infrastrutture.
6 rispetto gli altri comuni vicini Colli come se la passa
° Non per vanto, ma siamo molto avanti, anche se i paesi montani come il nostro
hanno bisogno di fare squadra per gestire al meglio le risorse. Comunque, non per
vanto Colli ha un ruolo guida nei confronti degli altri. I comuni continuano a perdere
la popolazione per la costante emigrazione per lavoro e per la bassa natalità
diventando sempre più complicato e difficile mantenere ai residenti servizi adeguati.
Necessità una più intensa cooperazione Nonostante quanto detto a Colli vi è sempre
fermento ed impegno basti ricordare:
la Banda musicale, la Società di Mutuo Soccorso S. Antonio e S, Antonino martire,
La Pro Loco, Il CISAV, le Confraternite, Made in Colli, l’Associazione Forza Giovane, le
Uncinettine, il Rafting, le escursuioni a Monte San Paolo con le Mura Ciclopiche e tante altre
stanno a dimostrare la grande vitalità.
L’unica nota negativa è che i giovani non si avvicinano alla politica amministrativa
ed allora diventa difficile programmare un avvicendamento.
7 Colli paese di emigranti
° si, come tutti i paesi principalmente del Sud che hanno cercato spesso con
alterne fortune la soluzione alla vita, un lavoro per poter vivere dignitosamente.
Confesso di aver fatto una scoperta che mai mi sarei aspettato, nel 2018 insieme alla
Confraternita S, Antonio abate ho visitato le comunità collesi a Montreal (CANADA)ed a
Filadelfia (USA) , trovando queste comunità collesi numerose ed ancora attaccate alla propria
terra e che non l’hanno mai dimenticata insieme agli usi e costumi ed il dialetto della
loro provenienza che a loro è stato negli anni tramandato. Una emozione unica ed
irripetibile che difficilmente si riesce a descrivere, tutti si avvicinavano volendo
raccontare la loro appartenenza, la loro famiglia e discendenza, i sacrifici fatti per
raggiungere un tenore e livello sociale adeguato. Queste testimonianze poi le
riscontro quasi quotidianamente in quanto continuano a pervenire richieste che
riguardano la loro storia, alla ricerca delle origini. Tanti tornano a Colli abitualmente quasi
annualmente ed è un piacere averli con noi. Naturalmente vi è stata anche un’altra
emigrazione sia in Italia che in Europa Svizzera Francia Germania Inghilterra ecc;
con questi emigrati il rapporto oserei dire è più privilegiato perché costantemente
appena possono e le condizioni lo permettono, fanno rientro a Colli anche per un breve periodo.
Ma come si dice “Collese uno per paese”, i nostri concittadini sono emigrati nella
maggior parte del mondo ed a loro ed a tutti gli emigranti e loro familiari, auguro
ogni bene e felicità.
8 Quale desiderio per Colli
° La risposta è semplice, continuare insieme alla mia squadra ed a quanti intendono mettersi a disposizione a lavorare per il bene di Colli e di tutti i cittadini collesi, con l’orgoglio di
appartenenza ed entusiasmo impegnando tutto me stesso per fare l’impossibile, per
tentare di segnare un percorso, una strada per il futuro.
Ringraziamo il Sindaco Emilio Incollingo per la sua gentilezza e disponibilità augurandogli i migliori traguardi per se stesso e per Colli.
Fonte: Giuseppe D'Acchioli intervista Emilio Incollingo
Il comune i cui abitanti si chiamano “Collesi” si estende nella Valle del Volturno a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Come gruppo che gestisce il sito www.emigrazionecollesenelmondo.it e la pagina
Facebook EMIGRAZIONE COLLESE NEL MONDO, presso il Municipio in
ristrutturazione e pieno di ponteggi e scatoloni, abbiamo fatto una lunga e piacevole
chiacchierata con Emilio Incollingo, Sindaco di Colli a Volturno (IS)
Emilio Incollingo nato a Venafro (IS) il 3.2.1973 eletto Sindaco di Colli a Volturno
alle elezioni del 6 giugno 2016 e rieletto nella tornata amministrativa del 5 ottobre
2021 sempre nella lista “Equilibrio e Moderazione”, in precedenza aveva già svolto il
ruolo di consigliere e Vice Sindaco.
Uomo proveniente dall’associazionismo cattolico e prestato alla politica arrivando a
ricoprire l’importante attività di sindaco di un paese piccolo ma molto importante per
la sua ricca storia e per la sua centralità nella collocazione.
La sua famiglia è da sempre conosciuta ed apprezzata, suo nonno Emilio aveva un
Negozio (bottega) nella Piazza San Leonardo dove vendeva carni bovine, suine, ovine e
caprine, mentre suo padre Lucio era un famoso commerciante di lane e pellami oltre
che essere un grande appassionato di calcio (vedere articolo su questo
sito riferito a Vincenzo Campellone) infatti negli anni 60 oltre a sostenere la famosa squadra di
calcio di Colli (anche sotto l’aspetto economico), ne era diventato poi anche il presidente.
INTERVISTA AL SINDACO DI COLLI A VOLTURNO EMILIO INCOLLINGO
1 Sei al secondo mandato ma in precedenza già consigliere, perché la scelta sul
tuo nome
° si, è vero, la mia è una lunga partecipazione e militanza che poi è culminata
con l’elezione e rielezione alla carica di Sindaco. Rivestivo già la carica di Vice
Sindaco, avevo acquistato un buon bagaglio di esperienza ed intorno al mio nome si
erano coagulate oltre alla necessità di consenso anche quelle di ringiovanimento, spinte di
speranza aprendo ad una nuova generazione a cui consegnare l’importante ruolo di
interpretare i cambiamenti.
2 perché fai il sindaco
° Si fa il Sindaco perché si viene eletti direttamente ma soprattutto perché si
vuole bene al proprio paese e la sua gente, perché si mette a frutto l’esperienza
acquisita, perché è importante chi può deve fare e per me che provengo
dall’associazionismo è sembrato del tutto naturale, anche se alla prima candidatura i
miei familiari avevano cercato di dissuadermi, ma al cuore non si comanda.
3 Cosa ti rimproveri di non aver ancora fatto
° credo che non debba rimproverarmi di nulla, forse con l’epidemia del COVID
tutta l’azione amministrativa si è rallentata per dare risposte immediate a quanti
bisognosi. Certamente anche i continui esposti pervenuti, hanno nel tempo creato
apprensione facendo fare ulteriori verifiche, approfondire e meglio le varie
deliberazioni e quindi un evidente ritardo nelle decisioni, per il resto nulla, tutti i
progetti sono in itinere.
4 la gente ti aiuta e comprende le difficoltà nel lavoro di sindaco
° certamente, una buona percentuale capisce e comprende il lavoro che svolgo
con la mia squadra politica e con impiegati e tecnici che ringrazio di cuore, però
durante il periodo dell’arrivo delle buste verdi da parte degli Organi
Competenti preposti ed all’apertura di circa 40 fascicoli a carico oltre ai tanti archiviati d’ufficio,
qualche dubbio magari la gente se lo è posto. Però posso dire con tutta onestà che
nonostante tutto questo rumore ed il conciliabolo, la gente non mi ha mai
abbandonato, ho avuto persone e collaboratori che mi hanno espresso sempre fiducia
nell’operato. Certo poteva essere destabilizzante, ma sicuro di essere nel giusto non ho
mai mollato ed ho tenuto duro. Spesso mi sono avvalso della discrezionalità nelle
responsabilità del sindaco a tutela della squadra.
Oggi che i procedimenti mi vedono assolto, non ho voluto dare la giusta pubblicità e risalto
perché il vendicarmi non mi appartiene, chiedo solo che la gente sappia e che la giustizia
(anche per gli altri) faccia il proprio corso.
5 che futuro può avere Colli, quali progetti in programma
° il comune di Colli tramite la sua amministrazione ha guardato ed operato in
prospettiva attivandosi per la valorizzazione della sua storia e delle sue bellezze. Di
recente abbiamo inaugurato la piscina nel bellissimo Parco Fluviale, l’Auditorium è
in via di completamento, è stato completato e costantemente utilizzato l’Anfiteatro,.
Con i fondi del PNRR la grande attenzione al Centro Storico, il nuovo asilo, la mensa
delle scuole elementari e medie e le infrastrutture.
6 rispetto gli altri comuni vicini Colli come se la passa
° Non per vanto, ma siamo molto avanti, anche se i paesi montani come il nostro
hanno bisogno di fare squadra per gestire al meglio le risorse. Comunque, non per
vanto Colli ha un ruolo guida nei confronti degli altri. I comuni continuano a perdere
la popolazione per la costante emigrazione per lavoro e per la bassa natalità
diventando sempre più complicato e difficile mantenere ai residenti servizi adeguati.
Necessità una più intensa cooperazione Nonostante quanto detto a Colli vi è sempre
fermento ed impegno basti ricordare:
la Banda musicale, la Società di Mutuo Soccorso S. Antonio e S, Antonino martire,
La Pro Loco, Il CISAV, le Confraternite, Made in Colli, l’Associazione Forza Giovane, le
Uncinettine, il Rafting, le escursuioni a Monte San Paolo con le Mura Ciclopiche e tante altre
stanno a dimostrare la grande vitalità.
L’unica nota negativa è che i giovani non si avvicinano alla politica amministrativa
ed allora diventa difficile programmare un avvicendamento.
7 Colli paese di emigranti
° si, come tutti i paesi principalmente del Sud che hanno cercato spesso con
alterne fortune la soluzione alla vita, un lavoro per poter vivere dignitosamente.
Confesso di aver fatto una scoperta che mai mi sarei aspettato, nel 2018 insieme alla
Confraternita S, Antonio abate ho visitato le comunità collesi a Montreal (CANADA)ed a
Filadelfia (USA) , trovando queste comunità collesi numerose ed ancora attaccate alla propria
terra e che non l’hanno mai dimenticata insieme agli usi e costumi ed il dialetto della
loro provenienza che a loro è stato negli anni tramandato. Una emozione unica ed
irripetibile che difficilmente si riesce a descrivere, tutti si avvicinavano volendo
raccontare la loro appartenenza, la loro famiglia e discendenza, i sacrifici fatti per
raggiungere un tenore e livello sociale adeguato. Queste testimonianze poi le
riscontro quasi quotidianamente in quanto continuano a pervenire richieste che
riguardano la loro storia, alla ricerca delle origini. Tanti tornano a Colli abitualmente quasi
annualmente ed è un piacere averli con noi. Naturalmente vi è stata anche un’altra
emigrazione sia in Italia che in Europa Svizzera Francia Germania Inghilterra ecc;
con questi emigrati il rapporto oserei dire è più privilegiato perché costantemente
appena possono e le condizioni lo permettono, fanno rientro a Colli anche per un breve periodo.
Ma come si dice “Collese uno per paese”, i nostri concittadini sono emigrati nella
maggior parte del mondo ed a loro ed a tutti gli emigranti e loro familiari, auguro
ogni bene e felicità.
8 Quale desiderio per Colli
° La risposta è semplice, continuare insieme alla mia squadra ed a quanti intendono mettersi a disposizione a lavorare per il bene di Colli e di tutti i cittadini collesi, con l’orgoglio di
appartenenza ed entusiasmo impegnando tutto me stesso per fare l’impossibile, per
tentare di segnare un percorso, una strada per il futuro.
Ringraziamo il Sindaco Emilio Incollingo per la sua gentilezza e disponibilità augurandogli i migliori traguardi per se stesso e per Colli.
Fonte: Giuseppe D'Acchioli intervista Emilio Incollingo