MARIA ROSARIA D'ALESSIO ED IL MARITO ANTONIO LEVA, EMIGRANTI IN USA
21-02-2021 19:05 - Emigrazione nei Continenti
MARIA ROSARIA D'ALESSIO ED IL MARITO ANTONIO LEVA, EMIGRANTI
IN USA
Fonte: Scritto da Maria Rosaria D'Alessio raccolto e postato da Giuseppe D'Acchioli
IN USA
Grazie Maria Rosaria per la sofferta testimonianza
Ciao Giuseppe, voglio dare anche io il mio contributo di ex emigrante. Nell'agosto 1972 ci siamo sposati a Colli, mio marito aveva il permesso di soggiorno dagli Stati Uniti e sarebbe dovuto esser rientrato per fine novembre, altrimenti non lo avrebbe potuto fare più, così già dal viaggio di nozze, iniziammo presso l'ambasciata di Napoli, le pratiche anche per me.
Riuscimmo a partire per metà novembre, facemmo scalo a Philadelphia giusto un saluto a tutti i miei zii e cugini otto giorni, poi la nostra destinazione che era Chicago.
Arrivati a Chicago, è iniziò il mio calvario, io ero appena risultata incinta e stavo molto male, mio marito doveva lavorare e io sola in casa non avevo nessuno che potesse aiutarmi o darmi una mano, non mangiavo, ne tantomeno mi curavo perché non ne avevo le forze.
Grazie ad alcuni amici di mio marito di Rocchetta, ci siamo sentiti un po' accolti come in famiglia, ma il primo Natale lontani da casa per me è fu drammatico, non avevo forze e sognavo la cucina di mamma, sentivo gli odori di casa mia, lacrime come un ruscello.
L'inverno fu poi stato bruttissimo, ma a luglio nasce il mio primogenito Guido e sempre con l'amicizia dei Rocchettani venni accolta e coccolata come una figlia, addirittura l'assicurazione non volle pagare l'ospedale per il mio parto e il ginecologo figlio di Rocchetta dott. Giannini si fece da garante e un po' alla settimana riuscimmo a pagare l'ospedale.
Subentrò la depressione post partum ma noi non sapevamo cosa fosse, così mio marito Antonio Leva, pensò che non avremmo potuto affrontare un altro inverno, per tornare in Italia non avevamo abbastanza soldi, così decidemmo di affittare una roulotte dove ci mettemmo dentro le nostre poche cose, il nostro bambino e via attraversammo quattro stati fino ad arrivare a Philadelphia.
Li è cambiò tutto, i miei zii, cugini, paesani, tutti ci accolsero con affetto e disponibilità, eravamo a casa. Nel 1979 è nacque la mia terza figlia e i miei genitori continuavano a premere affinché rientrassimo a Colli, ci siamo fatti convincere anche perché allora in Italia c'era il boom commerciale e si vedeva la luce davanti .
Adesso due dei miei figli sono tornati in America ed ancora mi chiedo se quella fu una scelta giusta da parte nostra nel tornare in Italia, col senno di poi credo che fu un grande errore, ma è andata così, auguro a tutti di non lasciare mai la propria terra altrimenti non si sta bene dentro, la nostalgia non ti abbandona mai, abbraccio tutti con affetto e viva Colli!♥️
Fonte: Scritto da Maria Rosaria D'Alessio raccolto e postato da Giuseppe D'Acchioli