DOMENICO MARZULLO GRANDE ED INDIMENTICATO CICLISTA COLLESE
28-09-2022 15:11 - Colli e la sua storia
Come Gruppo della Emigrazione Collese nel Mondo, ci stiamo impegnando per scoprire, valorizzare e riportare alla memoria personaggi che hanno dato lustro a Colli, partendo con il compianto ciclista Domenico Marzullo
Domenico Marzullo nato a Colli a Volturno il 7 gennaio 1937 da Vincenzo e Brigida, sposato a Ceprano con Giuliana Sabadini il 10.11.1963, due figli Vincenzo e Massimiliano
Fonte: Giuseppe D'Acchioli e Famiglia Marzullo
Domenico Marzullo nato a Colli a Volturno il 7 gennaio 1937 da Vincenzo e Brigida, sposato a Ceprano con Giuliana Sabadini il 10.11.1963, due figli Vincenzo e Massimiliano
Matrimonio di Domenico con Giuliana
Forse non tutti ricordano il grande ciclista Domenico Marzullo, con questo scritto tento, attraverso le sue memorabili imprese, di riportare all’oggi le sue gesta, ricordarlo ai Collesi della mia età ma soprattutto ai giovani, perché con la sua attività agonistica seppur da dilettante aveva dato lustro a Colli.
Ricordare il Piccolo Coppi, come veniva definito, è un dovere ed un piacere, personalmente lo ricordo come un sogno che da via Cava (IV Novembre) dove abitava inforcava la sua bici da corsa e via agli allenamenti, spesso faceva senza fermarsi decine di volte dalla piazza fino al castello senza mai fermarsi.
Era un talento naturale destinato al successo, per lui non vi erano ostacoli o stanchezza, la bici il suo amore e passione messa al primo posto.
Infatti alcune persone di Colli nel ricordare Marzullo hanno testimoniato che spesso quando vi erano delle gare anche oltre i 60 km da Colli lui partiva in bici la sera prima dormiva dove gli capitava e la mattina era pronto alla punzonatura per la gara e terminata la gara sempre in bici rientrava a Colli.
Nel leggere tutto il libro contenete gli articoli con i vistosi titoli delle sue memorabili imprese, non vi nascondo che qualche lacrima di commozione mi ha solcato la faccia, vittorie di tutti i tipi e per tutti i gusti.
Che dire, il ciclismo l’aveva nel sangue e per quella sua passione che altri magari non comprendevano, era disposto a qualsiasi sacrificio, ma la gioia della corsa e le innumerevoli vittorie lo ripagavano dei sacrifici che affrontava.
Da premettere che nel Sud ed in particolare nel Molise, allora unito all’Abruzzo non vi erano grandi società sportive che potessero dare sfogo alle ambizioni e passioni di chi si avvicinava al ciclismo, allora il Centro Nord la faceva da padrona in quanto vi erano società strutturate e magari sovvenzionate anche da imprese locali e per questo si doveva lavorare ancora di più per mettersi in mostra ma solamente a suon di vittorie.
Domenico Marzullo nato a Colli il 7 gennaio del 1937 iniziò la carriera poco più che sedicenne e fu un crescendo, con la categoria degli esordienti con la Polisportiva Isernia vincendo una gara, mentre nel 1954 conquistò ben nove vittorie ed un campionato regionale di categoria, nel 1955 colse ben 15 vittorie in Abruzzo Lazio e Molise ed in regioni quali l’Emilia, Toscana, Sardegna e Campania e via di seguito.
Venne chiamato a vestire la maglia azzurra nel 1957 -58 – 59 – 60 preolimpionico, vinse anche una tappa in Spagna, “Centuron Catalano” la Barcellona Gerona.
Fu un dominatore incontrastato, e la maggior parte delle corse vinte erano per distacco ed oserei dire abissale, spesso dove partecipava Marzullo le corse diventavano uno spettacolo nello spettacolo, una volta ad una corsa di oltre 100Km che si disputava con partenza ed arrivo a Colli arrivò con ben 12 minuti di distacco sugli altri concorrenti.
Nella sua carriera arrivò a vincere ben 201 corse, un palmares che ancora oggi tanti ciclisti possono solamente sognare.
Tanti nomi affibbiati al grande corridore collese “Aquilotto, Fulmine, Valanga e naturalmente Piccolo Coppi”, tutti che lo rivendicavano come conterraneo Isernino, Abruzzese, Laziale, Romano, Ciociaro ecc; ma la nascita e le sue radici erano solamente di Colli.
Domenico lasciò le gare il 1964.. non passò mai fra i professionisti anche se aveva avuto 8militarel’occasione di passare nella squadra di Coppi che poi morì nel 1960.
Grande Domenico, con le tue vittorie hai fatto sognare tanta gente che orgogliosamente si immedesimavano con la tua grandezza.
Domenico con i trofei vinti in Spagna
Forse non tutti ricordano il grande ciclista Domenico Marzullo, con questo scritto tento, attraverso le sue memorabili imprese, di riportare all’oggi le sue gesta, ricordarlo ai Collesi della mia età ma soprattutto ai giovani, perché con la sua attività agonistica seppur da dilettante aveva dato lustro a Colli.
Ricordare il Piccolo Coppi, come veniva definito, è un dovere ed un piacere, personalmente lo ricordo come un sogno che da via Cava (IV Novembre) dove abitava inforcava la sua bici da corsa e via agli allenamenti, spesso faceva senza fermarsi decine di volte dalla piazza fino al castello senza mai fermarsi.
Era un talento naturale destinato al successo, per lui non vi erano ostacoli o stanchezza, la bici il suo amore e passione messa al primo posto.
Infatti alcune persone di Colli nel ricordare Marzullo hanno testimoniato che spesso quando vi erano delle gare anche oltre i 60 km da Colli lui partiva in bici la sera prima dormiva dove gli capitava e la mattina era pronto alla punzonatura per la gara e terminata la gara sempre in bici rientrava a Colli.
Nel leggere tutto il libro contenete gli articoli con i vistosi titoli delle sue memorabili imprese, non vi nascondo che qualche lacrima di commozione mi ha solcato la faccia, vittorie di tutti i tipi e per tutti i gusti.
Che dire, il ciclismo l’aveva nel sangue e per quella sua passione che altri magari non comprendevano, era disposto a qualsiasi sacrificio, ma la gioia della corsa e le innumerevoli vittorie lo ripagavano dei sacrifici che affrontava.
Da premettere che nel Sud ed in particolare nel Molise, allora unito all’Abruzzo non vi erano grandi società sportive che potessero dare sfogo alle ambizioni e passioni di chi si avvicinava al ciclismo, allora il Centro Nord la faceva da padrona in quanto vi erano società strutturate e magari sovvenzionate anche da imprese locali e per questo si doveva lavorare ancora di più per mettersi in mostra ma solamente a suon di vittorie.
Domenico Marzullo nato a Colli il 7 gennaio del 1937 iniziò la carriera poco più che sedicenne e fu un crescendo, con la categoria degli esordienti con la Polisportiva Isernia vincendo una gara, mentre nel 1954 conquistò ben nove vittorie ed un campionato regionale di categoria, nel 1955 colse ben 15 vittorie in Abruzzo Lazio e Molise ed in regioni quali l’Emilia, Toscana, Sardegna e Campania e via di seguito.
Venne chiamato a vestire la maglia azzurra nel 1957 -58 – 59 – 60 preolimpionico, vinse anche una tappa in Spagna, “Centuron Catalano” la Barcellona Gerona.
Fu un dominatore incontrastato, e la maggior parte delle corse vinte erano per distacco ed oserei dire abissale, spesso dove partecipava Marzullo le corse diventavano uno spettacolo nello spettacolo, una volta ad una corsa di oltre 100Km che si disputava con partenza ed arrivo a Colli arrivò con ben 12 minuti di distacco sugli altri concorrenti.
Nella sua carriera arrivò a vincere ben 201 corse, un palmares che ancora oggi tanti ciclisti possono solamente sognare.
Tanti nomi affibbiati al grande corridore collese “Aquilotto, Fulmine, Valanga e naturalmente Piccolo Coppi”, tutti che lo rivendicavano come conterraneo Isernino, Abruzzese, Laziale, Romano, Ciociaro ecc; ma la nascita e le sue radici erano solamente di Colli.
Domenico lasciò le gare il 1964.. non passò mai fra i professionisti anche se aveva avuto 8militarel’occasione di passare nella squadra di Coppi che poi morì nel 1960.
Grande Domenico, con le tue vittorie hai fatto sognare tanta gente che orgogliosamente si immedesimavano con la tua grandezza.
Domenico con i trofei vinti in Spagna
Domande
Signora Giuliana come si conobbe con Domenico
Lo conobbi per caso, lui doveva disputare delle corse in un circuito della Ciociaria, e mio fratello che correva anche lui, in una foratura in gara di Domenico, gli diede la sua gomma di scorta invitando Domenico a proseguire la corsa che poi vinse Da quel momento nacque una bellissima amicizia, e spesso quando rientrava per Fontana Liri usciva al vecchio casello dell’autostrada di Ceprano, veniva a casa nostra. Ma io lo conobbi mentre ero fuori con mia mamma e lui era uscito con mio fratello e nell’incontrarci disse a mia madre: “ Signora ma chi è questa bella ragazza, sua sorella?” e mia madre rispose. “ mia figlia Giuliana”, avevo 14 anni andavo a scuola ma ero già signorina e sviluppata, da quel momento venne il colpo di fulmine, venne a casa chiedendo a mio padre la mia mano dicendogli:” o me la dai o me la prendo”, e poi fu un susseguirsi di emozioni culminate con la vittoria più bella, il matrimonio presso la cattedrale di Santa Maria in Ceprano il 10.11.1963 e la nascita del primo figlio, avevo solo 15 anni e mezzo.
Il rapporto di Domenico con il suo paese natale
Il rapporto con Colli è stato bellissimo non l’aveva mai dimenticato e come poteva insieme a me ed ai figli si tornava a passare delle giornate seppure fugaci.
L’uomo che vinceva sempre ed era osannato, Lei non era un poco gelosa
Certamente, era un bell’uomo e con tutte le corse che vinceva le donne se lo litigavano ed io ero molto gelosa ma lui lo sapeva e mi ricambiava con il suo amore costante
Come viveva la vostra famiglia
Un uomo casa e famiglia. Un uomo retto e corretto amante della famiglia e geloso in positivo della mia persona
Un suo ricordo particolare che lo mantiene nel cuore
Un grande uomo e marito, abbiamo vissuto una vita bellissima e felice anche se accompagnata da problemi che la vita ci riserva. Purtroppo l’ho goduto per 40 anni e da 19 non è più con me, mi manca tanto, ho sempre un vuoto dentro di me. Ho amato solo lui.
Signora Giuliana come si conobbe con Domenico
Lo conobbi per caso, lui doveva disputare delle corse in un circuito della Ciociaria, e mio fratello che correva anche lui, in una foratura in gara di Domenico, gli diede la sua gomma di scorta invitando Domenico a proseguire la corsa che poi vinse Da quel momento nacque una bellissima amicizia, e spesso quando rientrava per Fontana Liri usciva al vecchio casello dell’autostrada di Ceprano, veniva a casa nostra. Ma io lo conobbi mentre ero fuori con mia mamma e lui era uscito con mio fratello e nell’incontrarci disse a mia madre: “ Signora ma chi è questa bella ragazza, sua sorella?” e mia madre rispose. “ mia figlia Giuliana”, avevo 14 anni andavo a scuola ma ero già signorina e sviluppata, da quel momento venne il colpo di fulmine, venne a casa chiedendo a mio padre la mia mano dicendogli:” o me la dai o me la prendo”, e poi fu un susseguirsi di emozioni culminate con la vittoria più bella, il matrimonio presso la cattedrale di Santa Maria in Ceprano il 10.11.1963 e la nascita del primo figlio, avevo solo 15 anni e mezzo.
Il rapporto di Domenico con il suo paese natale
Il rapporto con Colli è stato bellissimo non l’aveva mai dimenticato e come poteva insieme a me ed ai figli si tornava a passare delle giornate seppure fugaci.
L’uomo che vinceva sempre ed era osannato, Lei non era un poco gelosa
Certamente, era un bell’uomo e con tutte le corse che vinceva le donne se lo litigavano ed io ero molto gelosa ma lui lo sapeva e mi ricambiava con il suo amore costante
Come viveva la vostra famiglia
Un uomo casa e famiglia. Un uomo retto e corretto amante della famiglia e geloso in positivo della mia persona
Un suo ricordo particolare che lo mantiene nel cuore
Un grande uomo e marito, abbiamo vissuto una vita bellissima e felice anche se accompagnata da problemi che la vita ci riserva. Purtroppo l’ho goduto per 40 anni e da 19 non è più con me, mi manca tanto, ho sempre un vuoto dentro di me. Ho amato solo lui.
Grazie di cuore
Giuseppe D'Acchioli
NB la foto sono state gentilmente fornite dalla famiglia
Fonte: Giuseppe D'Acchioli e Famiglia Marzullo